Sella Nevea e Monte Mangart - 6 Settembre 2020
Due anni fa, ritornando dal Motoraduno BMW di Garmisch, avevo pianificato nell’ultima tappa, di affrontare la strada che porta al Monte Mangart.
…. molti me ne avevano parlato esaltandone percorso e panorami, e non l’avevo mai fatta ….
Non pianificai tappa migliore !
Pensando ai tour da inserire quest’anno, ho pensato che fosse una buona idea proporlo, per farlo conoscere a chi non lo avesse mai fatto, ma anche solo per rifarlo, e credetemi, ne vale proprio la pena ….
Ritrovo e partenza dal casello autostradale di Padova Est di buonora, i chilometri da affrontare sono parecchi ed è preferibile partire prima percorrendo il tragitto con il giusto ritmo, in sicurezza e con la possibilità di fare anche delle soste tecniche o
fosse solo per contemplare il paesaggio.
Presa quindi l’autostrada E70 e successivamente la A28, usciamo a Cimpello, dove percorrendo la SP177, arriviamo a Sequals, dove svoltando a destra per la SP34, prendiamo la SP1 che ci porta nella località di Pinzano al Tagliamento e
successivamente a Flagogna.
Da Flagogna prendiamo la SP22 che ci porta ad attraversare la Riserva Naturale Regionale del Lago del Cornino e l’omonimo lago.
La riserva naturale è stata istituita nel 1996, occupa una superficie di 487 ettari e ospita in particolare, anche il “Progetto Grifone “, un progetto per la conservazione di questa specie animale, avviato sin dagli anni ottanta, oltre ovviamente a molte
altre specie animali e vegetali.
Proseguendo percorriamo la SP41, percorso intitolato “La strada di Bottecchia “. Famoso ciclista italiano, Ottavio Bottecchia, vinse due volte il Tour di France ed era abituale frequentatore di queste strade durante gli allenamenti friulani.
Percorrendo poi per la SR512 arriviamo al Lago di Cavazzo e successivamente in località Cavazzo Carnico.
Proseguendo per la SS52 fino a Chiusa Forte, svoltando a destra, imbocchiamo la SP76 della Val Roccolana direzione Passo Sella Nevea (altezza 1.190 mt), fino ad arrivare al Lago di Predil.
Il Lago di Predil si trova ad una altitudine di 969 mt ed ha una estensione di 100 ettari.
Come per molti laghi alpini anche il lago del Predil è legato a numerose leggende. Una di queste, nata nel secolo scorso dalla penna del poeta sloveno Simon Gregorcic, narra che in una gelida notte d’inverno, una donna col suo bimbo tra le
braccia chiesero ospitalità, bussando a tutte le porte del villaggio, senza ottenere però alcuna risposta. Solo i proprietari di una vecchia casetta rischiarata soltanto da un lumicino ne ebbero compassione e li accolsero. Allora fuori scoppiò
un’improvvisa bufera, la terra tremò e le acque scesero dalle montagne. Al mattino, quando tutto cessò, il paese non c’era più ed un lago, il lago del Predil, aveva sepolto e coperto la conca. Solo la casetta con la famiglia ospitale era rimasta,
miracolosamente, salva, su quella che oggi è l’isoletta al centro dello specchio d’acqua.
Superato il lago, prendiamo la SS54, dove una serie di bellissimi tornanti con vista panoramica sul lago, ci portano percorrendo il Passo di Predil (altezza 1.156 mt) al confine con la Slovenia.
Durante il tragitto troviamo prima il Forte Batteria di Predil e poi il Forte Predil, il primo in territorio italiano e il secondo in territorio sloveno.
In territorio Sloveno percorriamo la strada 203 sino ad un incrocio, dove svoltando a sinistra, prendendo la strada 902, ci inerpichiamo per il Mangart Saddle Pass.
Il Mangart Saddle Pass è un passo di montagna alto 2040 mt.
Si trova nelle Alpi Giulie in Slovenia vicino al confine italiano tra il comune di Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia, e Plezzo in Slovenia
Questa strada è stata costruita nel 1938 quando quella zona era italiana, e ancora oggi il confine è vicinissimo.
In origine la strada era sterrata, ma nel 2005 è stata completamente asfaltata.
Un’altra caratteristica è costituita dalle tre gallerie scavate nella roccia viva che rendono il percorso davvero molto affascinante.
In realtà non è un vero passo di montagna, infatti arrivati in cima si deve scendere sulla stessa strada da cui si è saliti.
Poco prima di arrivare in cima, la strada si divide e forma un anello che porta al punto più alto e successivamente si torna indietro sulla stessa strada dell’andata.
In cima ci si può fermare, e davvero con una brevissima passeggiata, andare ad ammirare lo splendido panorama che appare davanti e sotto i nostri occhi.
Oltre alle varie vette che fanno da cornice, siamo infatti esattamente sopra i laghi di Fusine.
La strada al Mangart Saddle Pass, è un percorso a pagamento (il pedaggio è di 5 €).
Ridiscesi e arrivati al bivio con la strada 902, svoltiamo a sinistra per la strada 203, sino a giungere nuovamente in Italia ad Uccea, dove proseguendo per la SR646, superiamo il Valico di Tanamea (851 mt) e proseguendo arriviamo al casello
dell’autostrada E55 che ci porta a Padova, concludendo questo tour.
Caratteristiche del Tour:
Percorso di circa 480 km.
Livello di difficoltà facile per tipologia percorso.
Adesioni entro ore 13.00 di Sabato 05 Settembre 2020, tramite sito internet oppure WhatsApp.
Pranzo lungo il percorso al sacco.
Ritrovo presso ingresso Casello autostradale Padova Est ore 08.00 - Partenza ore 08.15 (si raccomanda la compilazione della manleva da consegnare al momento della partenza).
Si raccomanda di arrivare alla partenza con il pieno nel serbatoio.
Per informazioni e comunicazioni scrivere su whatsapp a Michele 348 4109574 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .